IL RETTORE
  Visto   lo  statuto   dell'Universita'  degli   studi  dell'Aquila,
approvato  con decreto  del  Presidente della  Repubblica 27  ottobre
1983, n. 837, e successive modificazioni ed integrazioni;
  Visto  il  testo  unico   delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con  regio decreto  31 agosto 1933,  n. 1592,  e successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071 - Modifiche ed
aggiornamenti al  testo unico delle leggi  sull'istruzione superiore,
convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il  regio decreto  30 settembre 1938,  n. 1652,  e successive
modificazioni,  relativo a  disposizioni sull'  ordinamento didattico
universitario;
  Vista la legge 11 aprile 1953,  n. 312 - Libera inclusione di nuovi
insegnamenti complementari  negli statuti  delle universita'  e degli
istituti di istruzione superiore;
  Vista la legge 21  febbraio 1980, n. 28 - Delega  al Governo per il
riordinamento  della  docenza  universitaria  e  relativa  fascia  di
formazione per la sperimentazione organizzativa e didattica;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382, relativo al riordinamento della docenza universitaria e relativa
fascia di formazione,
  Vista  la legge  14  agosto 1982,  n. 590  -  Istituzione di  nuove
universita';
  Vista  la legge  9  maggio 1989,  n.  168, con  la  quale e'  stato
istituito il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e
tecnologica ed  in particolare il  primo comma dell'art.  16 relativo
alle modifiche di statuto;
  Vista  la legge  19 novembre  1990, n.  341, relativa  alla riforma
degli ordinamenti didattici universitari;
  Visto  il  decreto  ministeriale  31 luglio  1992  (modificato  dai
decreti del  Presidente della  Repubblica 12 aprile  1994 e  6 giugno
1994) relativo ai  settori scientificodisciplinari degli insegnamenti
universitari;
  Visto il decreto ministeriale 26  febbraio 1996 relativo alla nuova
tabella  XXII  ordinamento  didattico universitario,  concernente  il
corso di laurea in matematica;
  Visto il decreto ministeriale 26  maggio 1995 relativo alla tabella
XXV  ordinamento didattico  universitario,  concernente  il corso  di
laurea in scienze biologiche;
  Visto il decreto ministeriale 30 ottobre 1992 relativo alla tabella
XXVI  ordinamento didattico  universitario, concernente  il corso  di
laurea in informatica;
  Visto il  decreto ministeriale 19  luglio 1996 relativo  alla nuova
tabella  XXXV  ordinamento  didattico universitario,  concernente  il
corso di laurea in scienze ambientali;
  Visto il decreto  ministeriale 18 ottobre 1994  relativo alla nuova
tabella XXXVIII-bis ordinamento  didattico universitario, concernente
il corso di diploma universitario in biotecnologie agroindustriali;
  Visto il decreto ministeriale 30 ottobre 1992 relativo alla tabella
XXVI-ter ordinamento didattico universitario, concernente il corso di
diploma universitario in informatica;
  Visto il decreto ministeriale 26  febbraio 1996 relativo alla nuova
tabella XXII-ter ordinamento  didattico universitario, concernente il
corso di diploma universitario in matematica;
  Vista  la  proposta  di  modifica  dello  statuto  formulata  dalle
autorita' accademiche di questa Universita' (consiglio della facolta'
di scienze matematiche, fisiche e naturali del 23 aprile 1997; senato
accademico del  28 aprile 1997;  consiglio di amministrazione  del 30
aprile 1997);
  Rilevata  la necessita'  di approvare  con urgenza  la modifica  di
statuto in deroga  al termine triennale di cui all'art.  17 del testo
unico 31 agosto 1933, n. 1592;
  Vista  la legge  15  maggio 1997,  n.  127, relativa  all'autonomia
didattica;
  Vista  la  nota  del  Ministero dell'universita'  e  della  ricerca
scientifica e tecnologica (Dipartimento per l'autonomia universitaria
e gli  studenti) del 5 agosto  1997, protocollo n. 2079  / Ufficio I,
recante art. 17, commi  95, 101 e 119 della legge  15 maggio 1997, n.
127. Autonomia didattica. Regime transitorio. Atto di indirizzo;
  Visto l'art.  10 dello statuto di  autonomia dell'Universita' degli
studi dell'Aquila  emanato con  decreto rettorale 196  - 0072  del 30
dicembre 1996;
  Considerato che nelle more  dell'approvazione e dell'emanazione del
regolamento didattico di Ateneo le modifiche relative all'ordinamento
degli  studi  dei  corsi  di  laurea, di  diploma,  delle  scuole  di
specializzazione  e  dirette  a  fini speciali  vengono  operate  sul
vecchio statuto, emanato ai sensi  dell'art. 17 del sopracitato testo
unico, ed  approvato con decreto  del Presidente della  Repubblica 27
ottobre 1983, n. 837, e successive modificazioni ed integrazioni.
                              Decreta:
  Al fine di  adeguare lo statuto dell'Universita'  dell'Aquila ai su
citati decreti ministeriali, gli articoli dal  n. 149 al n. 194 e dal
n. 201 al n. 209 sono abrogati e sostituiti dai nuovi articoli dal n.
149 al  n. 182 e  dal n. 189 al  n. 197, con  conseguente slittamento
della numerazione degli articoli successivi:
                              Art. 149.
                    Corso di laurea in matematica
  I  titoli   di  ammissione  sono  quelli   previsti  dalle  vigenti
disposizioni di legge.
  La durata del corso degli studi e' di quattro anni articolati in un
biennio  propedeutico  -  a  carattere  formativo di  base  -  ed  in
successivi indirizzi di durata biennale e di contenuti specifici.
  Il  corso di  studi  prevede quindici  annualita' di  insegnamenti,
anche  divisibili  in  moduli  semestrali.  Un  insegnamento  annuale
consiste di  almeno 70  ore di  lezioni, ed  un modulo  semestrale di
almeno 35  ore di  lezioni. Ogni insegnamento,  di cui  al successivo
art. 150, e' accompagnato da esercitazioni per un numero di ore pari,
di norma, a  quello delle lezioni. Il numero effettivo  di lezioni ed
l'attivazione   di  corsi   di   esercitazione   e'  demandata   alla
programmazione  didattica.   Le  esercitazioni   costituiscono  parte
integrante dell'insegnamento corrispondente.
                              Art. 150.
                         Moduli fondamentali
  Il corso degli  studi si distingue in  tre indirizzi (eventualmente
articolati in orientamenti): generale, didattico, applicativo.
  Tutti  gli  insegnamenti  dovranno essere  scelti  all'interno  dei
settori  scientifico   -  disciplinari   indicati  nel   decreto  del
Presidente della Repubblica 12 aprile 1994.
  I piani di studio di tutti gli studenti dovranno prevedere:
  almeno   l'equivalente   di   due   moduli   semestrali   nell'area
disciplinare dell'algebra;
  almeno   l'equivalente  di   cinque  moduli   semestrali  nell'area
disciplinare della geometria;
  almeno   l'equivalente  di   cinque  moduli   semestrali  nell'area
disciplinare dell'analisi matematica;
  almeno   l'equivalente   di   tre   moduli   semestrali   nell'area
disciplinare della fisica matematica;
  almeno  l'equivalente   di  quattro  moduli   semestrali  nell'area
disciplinare della fisica.
  Uno  almeno  dei  moduli  predetti dovra'  prevedere  la  frequenza
obbligatoria  di  esercitazioni  pratiche  a  carattere  introduttivo
nell'uso  dei  mezzi di  calcolo  elettronico  nella matematica,  per
almeno 10 ore. Tali esercitazioni saranno parte integrante del corso.
                              Art. 151.
                           Piani di studio
  L'articolazione  del corso  di  laurea,  i piani  di  studio con  i
relativi insegnamenti  fondamentali obbligatori, i  moduli didattici,
le  forme di  tutorato, le  prove di  valutazione della  preparazione
degli   studenti,   la   propedeuticita'   degli   insegnamenti,   il
riconoscimento  degli  insegnamenti  seguiti presso  altri  corsi  di
laurea e di diploma, sono determinati dalle strutture didattiche.
  Il numero minimo di esami necessario per il passaggio da un anno di
corso  al  successivo  sara'  stabilito  in  sede  di  programmazione
didattica.
  Per essere ammesso  all'esame di laurea lo studente  sara' tenuto a
dimostrare,  con modalita'  definite  dalla  struttura didattica,  di
norma entro  i primi due  anni di  corso, la conoscenza  della lingua
inglese.
  La  scelta dell'indirizzo  dell'eventuale orientamento  e' regolata
dalla struttura didattica e avviene,  di norma, dopo il secondo anno.
Cambi  di  indirizzo  potranno  venire  autorizzati  dalla  struttura
didattica competente.
  Piani di  studio individuali, nell'ambito degli  indirizzi previsti
dall'art. 153,  potranno essere  approvati dalla  struttura didattica
competente secondo la normativa vigente in materia.
                              Art. 152.
                          Moduli semestrali
  La  struttura  didattica,  in  fase  di  programmazione  didattica,
propone   quali  insegnamenti   dell'ordinamento  didattico   saranno
articolati in due moduli semestrali.
  La struttura didattica curera' che  ogni modulo semestrale abbia un
contenuto culturale compiuto ed un programma ben definito.
  Per ogni insegnamento annuale e' previsto un esame finale. Per ogni
modulo  semestrale  e'  previsto  un esame  distinto  alla  fine  del
semestre in cui e' impartito il relativo insegnamento.
  Nei piani di studio degli  studenti potranno essere inclusi singoli
moduli semestrali.
                              Art. 153.
                              Indirizzi
  In  aggiunta agli  insegnamenti indicati  all'art. 150  i piani  di
studio degli studenti dell'indirizzo generale dovranno prevedere:
  almeno l'equivalente di  due moduli semestrali in uno  o ambedue le
aree disciplinari dell'algebra e della geometria;
  almeno   l'equivalente   di   due   moduli   semestrali   nell'area
disciplinare dell'analisi matematica;
  almeno l'equivalente di due moduli semestrali  in una o piu' tra le
aree disciplinari  della probabillta' e statistica  matematica, della
fisica matematica e dell'analisi numerica;
  In  aggiunta agli  insegnamenti indicati  all'art. 150  i piani  di
studio degli studenti dell'indirizzo didattico dovranno prevedere:
  almeno l'equivalente di quattro moduli semestrali in una delle aree
disciplinari della logica matematica, delle matematiche complementari
e dell'algebra;
  almeno l'equivalente di  un modulo semestrale in  ognuna delle aree
disciplinari della probabilita' e statistica matematica, dell'analisi
numerica.
  La scelta  degli insegnamenti  all'interno delle  aree disciplinari
sopra indicate  dovra' avere lo  scopo di completare  la preparazione
culturale e professionale degli insegnanti.
  In aggiunta agli insegnamenti indicati al comma 8 i piani di studio
degli studenti dell'indirizzo applicativo dovranno prevedere:
  almeno l'equivalente di tre moduli semestrali  in una o piu' tra le
aree  disciplinari   della  probabilita'  e   statistica  matematica,
dell'analisi  numerica.  I  moduli  predetti  dovranno  prevedere  la
frequenza obbligatoria di alineno 15 ore annue (complessive per i tre
moduli)  di  esercitazioni, svolte  mediante  l'uso  di strumenti  di
calcolo elettronico. Tali esercitazioni  saranno parte integrante del
corso.
  Inoltre le  strutture didattiche dovranno indicare  in relazione ai
diversi   orientamenti  almeno   l'equivalente   di  quattro   moduli
obbligatori che dovranno comparire nei piani di studio degli studenti
dell'indirizzo applicativo.
                              Art. 154.
                         Tabella insegnamenti
  Gli insegnamenti a scelta dello studente sono i seguenti:
  Area disciplinare della logica matematica (A01A):
   Istituzioni di logica matematica
   Logica matematica
   Teoria degli insiemi
   Teoria dei modelli
   Teoria della ricorsivita'
  Area disciplinare dell' algebra (A01B):
   Algebra
   Algebra superiore
   Algebra commutativa
   Algebra computazionale
   Algebra ed elementi di geometria
   Algebra lineare
   Istituzioni di algebra superiore
   Matematica discreta (settore A01B)
   Teoria algebrica dei numeri
   Teoria dei gruppi
  Area disciplinare della geometria (A01C):
   Geometria
   Geometria algebrica
   Geometria combinatoria
   Geometria descrittiva
   Geometria differenziale
   Geometria e algebra
   Geometria superiore
   Istituzioni di geometria superiore
   Matematica discreta (settore A01C):
   Spazi analitici
   Topologia
   Topologia algebrica
   Topologia differenziale
  Area disciplinare delle matematiche complementari (A01D):
   Didattica della matematica
   Fondamenti della matematica
   Matematiche complementari
   Matematiche elementari da un punto di vista superiore
   Storia delle matematiche
   Storia dell'insegnamento della matematica
  Area disciplinare dell'analisi matematica (A02A):
   Analisi armonica
   Analisi convessa
   Analisi funzionale
   Analisi matematica
   Analisi non lineare
   Analisi superiore
   Calcolo delle variazioni
   Equazioni differenziali
   Istituzioni di analisi matematica
   Istituzioni di analisi superiore
   Matematica applicata (settore A02A)
   Teoria dei numeri
   Teoria delle funzioni
   Teoria matematica dei controlli
  Area  disciplinare  della   probabilita'  e  statistica  matematica
(A02B):
   Calcolo delle probabilita'
   Calcolo delle probabilita' e statistica matematica
   Filtraggio e controllo stocastico
   Metodi matematici e statistici (settore A02B)
   Metodi probabilistici statisticie processi stocastici
   Statistica matematica (settore A02B)
   Teoria dei giochi (settore A02B)
   Teoria dell'affidabilita'
   Teoria delle code
   Teoria delle decisioni (settore A02B)
  Area disciplinare della fisica matematica (A03X):
   Equazioni differenziali della fisica matematica
   Fisica matematica
   Istituzioni di fisica matematica
   Matematica applicata (settore A03X)
   Meccanica analitica
   Meccanica del continuo
   Meccanica razionale
   Meccanica razionale con elementi di meccanica statistica
   Meccanica superiore
   Metodi e modelli matematici per le applicazioni
   Metodi geometrici della fisica matematica
   Metodi matematici e statistici (settore A03X)
   Metodi matematici per l'ingegneria (settore A03X)
   Propagazione ondosa
   Sistemi dinamici
   Stabilita' e controlli
   Teoria relativistiche
  Area disciplinare dell'analisi numerica (A04A):
   Analisi numerica
   Calcolo numerico
   Calcolo parallelo
   Calcolo numerico e programmazione
   Laboratorio di programmazione e calcolo
   Matematica applicata (settore A04A)
   Matematica computazionale
   Metodi di approssimazione
   Metodi numerici per la grafica
   Metodi numerici per l'ingegneria
   Metodi numerici per l'ottimizzazione
  Area disciplinare della ricerca operativa (A04B):
   Grafi e reti di flusso
   Metodi e modelli per il supporto alle decisioni
   Metodi e modelli per la logistica
   Metodi e modelli per l'organizzazione e la gestione
   Metodi e modelli per la pianificazione economica
   Metodi e modelli per la pianificazione territoriale
   Modelli di sistemi di produzione
   Modelli di sistemi di servizio
   Ottimizzazione
   Ottimizzazione combinatoria
   Programmazione matematica
   Ricerca operativa
   Tecniche di simulazione
   Teoria dei giochi (settore A04B)
  Area disciplinare della fisica (B01A, B01B, B01C, B02A):
   Complementi di fisica generale (B01C)
   Didattica della fisica (B01C)
   Esperimentazioni di fisica (B01A)
   Fisica (B01B)
   Fisica generale (B01A)
   Fisica sperimentale (B01B)
   Fisica teorica (B02A)
   Laboratorio di fisica (B01B)
   Laboratorio di fisica generale (B0lA)
   Preparazione di esperienze didattiche (B01C)
  Area disciplinare dell'informatica (K05A, K05B):
   Calcolatori elettronici (K05A)
   Fondamenti di informatica (K05A)
   Fondamenti dell'informatica (K05B)
   Informatica generale (K05B)
   Informatica applicata (K05B)
   Informatica teorica (K05A, K05B)
   Laboratorio di informatica (K05B)
   Sistemi di elaborazione (K05A)
   Sistemi di elaborazione dell'informazione (K05B)
  Area disciplinare della matematica finanziaria e scienze attuariali
(S04B):
   Matematica finanziaria.
                              Art. 155.
                           Esame di laurea
  La  struttura  didattica  stabilisce le  modalita'  di  svolgimento
dell'esame di  laurea che deve  comprendere almeno la  discussione di
una dissertazione scritta.
  Superato  l'esame  di laurea  lo  studente  consegue il  titolo  di
dottore in matematica, indipendentemente dall'indirizzo prescelto.
  L'indirizzo   prescelto  potra'   essere   indicato,  a   richiesta
dell'interessato, nei certificati contenenti  gli esami superati e le
votazioni riportate.
                              Art. 156.
                           Propedeuticita'
  L'esame  di  uno dei  19  moduli  semestrali obbligatori,  previsti
dall'art. 150, potra' essere sostenuto solo qualora lo studente abbia
superato  tutti  gli  esami   previsti,  in  sede  di  programmazione
didattica,   per  il   medesimo   settore  scientifico   disciplinare
relativamente a semestri o anni di corso precedenti.
  La struttura didattica puo' stabilire ulteriori propedeuticita' fra
i  vari   insegnamenti.  L'elenco   di  tali   propedeuticita'  viene
aggiornato in fase di  programmazione didattica. Tali propedeuticita'
avranno valore  solamente per  i piani di  studio presentati  in data
successiva alla loro approvazione.
                              Art. 157.
                Corso di laurea in scienze biologiche
  L'accesso  al corso  di laurea  in scienze  biologiche e'  regolato
dalle vigenti disposizioni di legge.
  La durata  degli studi  del corso  di laurea  e' fissata  in cinque
anni, articolati in  un triennio a carattere formativo di  base ed in
successivi distinti indirizzi  di durata biennale che  hanno lo scopo
di completare  la preparazione  dottrinale e metodologica  in settori
specifici delle scienze biologiche di cui al successivo art. 160.
  Il consiglio di corso di laurea puo' articolare ciascuno dei cinque
anni di  corso in  due periodi didattici  (semestri) della  durata di
almeno tredici settimane ciascuno.
                              Art. 158.
  L'attivita' didattico  - formativa  comportera' un carico  medio di
almeno 480 ore per anno nel triennio  di base e di almeno 280 ore per
anno nel biennio di indirizzo.
  Il monte  orario del  triennio assomma  a non meno  di 1440  ore; a
queste vanno aggiunti i due  corsi di biologia sperimentale cosicche'
il totale non sia inferiore a 1520 ore.
  Sono  attivita' didattico  formative le  lezioni, le  esercitazioni
teoriche   e  numeriche,   i  seminari,   i  corsi   monografici,  le
dimostrazioni,  le attivita'  guidate, le  visite tecniche,  le prove
parziali  di  accertamento,  la  correzione e  la  discussione  degli
elaborati ecc. Parte dell'attivita'  pratica puo' essere svolta anche
presso  laboratori  e centri  esterni  sotto  la responsabilita'  del
docente   del  corso,   previa  stipula   di  apposite   convenzioni.
L'attivita' didattico - formativa e'  di norma organizzata sulla base
di  annualita'   costituite  da   corsi  ufficiali   di  insegnamento
monodisciplinari od integrati.
  Ogni  corso monodisciplinare  e'  costituito da  una annualita'  di
almeno ottanta ore o da unita' didattiche di almeno quaranta ore, mai
comunque superiori a cinquanta e  previo parere del consiglio di area
didattica.
  Il  corso  di  insegnamento   integrato  e'  costituito  da  unita'
didattiche  coordinate  di  quaranta  ore, per  un  massimo  di  tre,
impartite da  piu' insegnanti e  comunque con un unico  esame finale.
Della commissione di esame fanno parte tutti gli insegnanti del corso
integrato
  I  contenuti  didattico  -  formativi  del  corso  di  laurea  sono
articolati in aree i cui  obiettivi sono indicati nel successivo art.
160.
  Durante il  primo triennio del  corso di laurea lo  studente dovra'
dimostrare  la conoscenza  pratica e  la comprensione  di almeno  una
lingua  straniera di  rilevanza scientifica,  di norma  l'inglese. Le
modalita'  di accertamento  saranno  definite dal  consiglio di  area
didattica.
  Lo studente, durante il triennio  di base, dovra' frequentare i due
laboratori di  biologia sperimentale, di  cui al successivo  art. 160
per  non  meno di  complessive  ottanta  ore  e sostenere  con  esito
positivo le relative prove.
  Per  l'accertamento  finale  di  profitto,  il  consiglio  di  area
didattica potra' accorpare  in un unico esame due  corsi dello stesso
settore scientifico -  disciplinare o della stessa  area didattica di
cui al successivo art. 160.
  Il numero degli  esami convenzionali non potra'  essere maggiore di
ventisei di cui non meno di  diciassette e non piu' di diciannove nel
triennio di base.  Qualora fosse necessario limitare  il numero degli
esami convenzionali, il consiglio di  area didattica fara' ricorso al
criterio  di   continuita'  o   di  globalita'   disciplinare  oppure
all'accorpamento delle discipline ai  fini delle prove di valutazione
della preparazione degli studenti.
  Lo  studente   dovra'  inoltre  superare  l'esame   di  laurea  che
consistera'  nella  discussione  della  tesi, di  norma  a  carattere
sperimentale, o che comunque apporti  un contributo originale, la cui
preparazione  comporta  la   frequenza  di  almeno  un   anno  in  un
laboratorio sotto  la guida del  relatore designato dal  consiglio di
area didattica. Superato  l'esame di laurea, lo  studente consegue il
titolo di dottore in scienze biologiche.
                              Art. 159.
  Il manifesto annuale degli  studi indichera' le denominazioni degli
insegnamenti per ciascuna  delle aree di cui al  successivo art. 160,
attingendoli dai settori scientifico - disciplinari indicati.
  Gli  insegnamenti  obbligatori,  del triennio  e  degli  indirizzi,
saranno scelti nel rispetto di  quanto previsto all'art. 9, comma d),
ed all'art. 11, comma 2, della legge n. 341 / 1990.
  Il consiglio di area didattica:
  a)  definisce il  piano di  studi  ufficiale del  corso di  laurea,
comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare;
  b) stabilisce  i corsi ufficiali di  insegnamento (monodisciplinari
od   integrati)  che   costituiscono   le   singole  annualita'.   Le
denominazioni di  tali corsi  dovranno essere scelte  all'interno dei
settori   scientificodisciplinari   con   l'aggiunta   di   eventuali
qualificazioni atte ad identificare il  livello ed il contenuto degli
insegnamenti;
  c)  sceglie le  discipline  rispettando le  indicazioni  di cui  al
successivo art. 160, e ne approva i contenuti di programma;
  d) ripartisce il  monte ore di ciascuna area tra  le annualita' che
vi afferiscono, precisando per ogni  corso la frazione destinata alle
attivita' teoricopratiche;
  e) fissa  la frazione temporale  delle discipline afferenti  ad una
medesima annualita' integrata;
  f) indica  le annualita'  di cui lo  studente dovra'  aver ottenuto
l'attestazione  di  frequenza e  quali  e  quanti esami  dovra'  aver
superato  al   fine  di  ottenere  l'iscrizione   all'anno  di  corso
successivo e precisa, inoltre, le eventuali propedeuticita';
  g) indica  gli indirizzi del  biennio e gli  eventuali orientamenti
attivati, con i corsi caratterizzanti e quelli consigliati;
  h) fissa le modalita' di  organizzazione dei laboratori di biologia
sperimentale e  le attivita' teorico  pratiche da svolgersi  nel loro
ambito;
  i)  indica le  annualita'  e /  o le  unita'  didattiche comuni  ai
diplomi affini.
                              Art. 160.
                  Articolazione del corso di laurea
1) Laboratori di biologia sperimentale:
  Durante  il triennio  gli studenti  sono tenuti  a frequentare  due
laboratori di biologia sperimentale in due distinti anni.
  Scopo di questi  laboratori, nei quali dovra'  essere preminente la
partecipazione   attiva   degli   studenti   agli   esperimenti,   e'
l'acquisizione  delle conoscenze  e abilita'  pratiche di  base nelle
discipline  a contenuto  biologico, necessarie  per l'approfondimento
successivo in particolare nei bienni di indirizzo.
  I  laboratori, che  dispongono di  almeno 80  ore complessive,  non
danno  luogo a  titolarita' e  sono caratterizzati  da una  didattica
interdisciplinare. I  docenti del  corso di  laurea ed  i ricercatori
allo stesso  afferenti, nell'ambito dei rispettivi  carichi didattici
orari, sono tenuti a concorrere all'attuazione dei laboratori.
  Il  consiglio di  area didattica,  in base  al proprio  regolamento
didattico, provvede ad organizzare i laboratori per quanto riguarda i
contenuti,  i metodi  e  i  compiti dei  docenti,  in particolare  il
compito di coordinamento.
  L'accertamento   del  profitto   ha  luogo,   per  ogni   corso  di
laboratorio, con  le modalita'  fissate nel regolamento  didattico. I
relativi giudizi sono valutabili ai fini della laurea.
2) Aree didattiche obbligatorie comuni:
 Area matematica: due annualita':
  Lo   studente  deve   acquisire   nozioni  di   base  del   calcolo
differenziale  e integrale,  della  geometria  analitica, dei  metodi
numerici per la risoluzione di  problemi di calcolo, dei linguaggi di
programmazione, dell'analisi  statistica, dei modelli  matematici con
particolare riguardo alle applicazioni nel campo della biologia.
  Settori:   A01B   Algebra,   A01C   Geometria,   A01D   Matematiche
complementari,   A02A  Analisi   matematica,   A02B  Probabilita'   e
statistica matematica, A03X Fisica matematica, A04A Analisi numerica,
K05B Informatica, S01B Statistica per le scienze sperimentali.
  Area fisica: due annualita', con almeno un semestre di laboratorio.
  Lo studente deve acquisire le  conoscenze di base, finalizzate alle
applicazioni  nel  campo  della  biologia, della  fisica  classica  e
moderna,  delle proprieta'  fisiche dei  liquidi e  dei gas;  saranno
necessarie  conoscenze di  termodinamica, elettromagnetismo,  ottica,
meccanica dei fluidi, radioattivita' e le nozioni essenziali relative
alle  misure  e al  trattamento  dei  dati sperimentali,  nonche'  le
tecniche di base del laboratorio compreso l'uso dei calcolatori.
  Settore: B0lB Fisica.
   Area chimica: 3 annualita', con almeno un semestre di laboratorio.
  Lo studente  deve acquisire  i concetti fondamentali  della chimica
generale,  della  chimica inorganica,  della  chimica  organica ed  i
fondamenti della chimica fisica e delle metodiche di laboratorio. Gli
argomenti devono essere  affrontati tenuto conto che  i corsi debbono
fornire le basi per un moderno approccio alla biologia.
  Settori: C02X Chimica fisica,  C03X Chimica generale ed inorganica,
C05X Chimica organica,  (C0lA Chimica analitica e C03X o  C05X per il
laboratorio).
 Area biologica: 11 annualita'.
  Lo studente deve acquisire nozioni di base che riguardano i livelli
cellulare  e   organismico  dell'organizzazione   biologica,  nonche'
dell'evoluzione,  filogenesi,  sviluppo,   ecologia  e  distribuzione
geografica dei viventi. Deve, inoltre,  apprendere le nozioni di base
dei   fenomeni  biologici:   in   particolare   deve  affrontare   le
problematiche di  biochimica, di  fisiologia cellulare dei  tessuti e
degli  organismi, con  riferimento ai  corretti meccanismi  chimico -
fisici ed ai rapporti struttura - funzione.
  Deve  conoscere  i  meccanismi   molecolari  di  regolazione  delle
attivita'  vitali,  dalla  trasmissione dell'informazione  genica  ai
fenomeni evolutivi.
  Deve avere  conoscenze di base dell'interazione  di fattori esterni
con i  fenomeni vitali e  dei meccanismi  di difesa. Delle  22 unita'
didattiche  previste  per  l'area  biologica,  11  saranno  ripartite
uniformemente  in modo  da comprendere  discipline dei  settori: E0lA
Botanica,  E01E Fisiologia  vegetale,  E02A  Zoologia, E02B  Anatomia
comparata,  E03A Ecologia,  E04A Fisiologia  generale, E04B  Biologia
molecolare,  E05A  Biochimica,   E11X  Genetica,  E12X  Microbiologia
generale.
  Le restanti 11 unita' didattiche a concorrenza delle complessive 36
del triennio (oltre a quelle  destinate ai due laboratori di biologia
sperimentale) saranno utilizzate per  discipline, ivi comprese quelle
indicate   nel  primo   gruppo,   scelte   all'interno  dei   settori
scientificodisciplinari di area biologica e di quelli previsti per il
biennio di indirizzo.
  Due unita' didattiche  dell'area matematica e /  o dell'area fisica
possono  essere  impartite  nel  biennio di  indirizzo  anziche'  nel
triennio di base.
  Sono insegnamenti del triennio propedeutico:
  due annualita' con discipline  dei settori disciplinari A01B, A01C,
A01D, A02A, A02B, A03X, A04A, K05B, S01B;
  due annualita' con discipline del settore disciplinare B01B
  tre annualita' con discipline  dei settori disciplinari C02X, C03X,
C05X;
  undici  annualita' con  discipline dei  settori disciplinari  E01A,
E01E, E02A, E02B, E03A, E04A, E04B, E05A, E11X, E12X.
                         Biennio di indirizzo
  Il  consiglio  di area  didattica  determina  nello statuto  o  nel
regolamento didattico  uno o piu'  indirizzi di laurea (di  norma non
oltre 5) tenendo  conto della effettiva disponibilita'  di docenti in
rapporto agli insegnamenti da impartire, nonche' delle attrezzature e
del numero di studenti iscritti al corso di laurea.
  Il biennio di indirizzo comprende  non meno di sette annualita' per
complessive   560  ore   di   cui   tre  annualita'   caratterizzanti
l'indirizzo,  prelevate  da  tre  differenti  settori  scientifico  -
disciplinari. L'accesso  al biennio  di indirizzo e'  condizionato al
superamento delle condizioni e  propedeuticita' fissate nel manifesto
degli  studi.   Gli  studenti   sono  tenuti  a   scegliere  all'atto
dell'iscrizione al quarto anno uno degli indirizzi attivati nel corso
di laurea.
  Lo studente  puo' richiedere che  il certificato di  laurea riporti
menzione dell'indirizzo seguito.
  Gli indirizzi e le relative discipline caratterizzanti sono:
 Indirizzo - Bioecologico:
  Settori: E01A  Botanica, E02A Zoologia, E03A  Ecologia, F22A Igiene
generale ed applicata.
 Indirizzo - Biomolecolare:
  Settori: E04D Biologia molecolare,  E05A Biochimica, E11X Genetica,
E12X Microbiologia generale.
 Indirizzo - Fisiopatologico:
  Settori: E04A Fisiologia generale, E07X Farmacologia, E09A Anatomia
umana, F04A Patologia generale, F22A Igiene generale ed applicata.
 Indirizzo - Biotecnologico
  Settori:  C10X Chimica  e biotecnologie  delle fermentazioni,  E05A
Biochimica, E11X Genetica, E12X Microbiologia generale, E13X Biologia
applicata.
 Indirizzo - Biologia integrata:
  Settori:  E01A Botanica,  E02A  Zoologia,  E03B Antropologia,  E04A
Fisiologia generale.
 Indirizzo - Qualita' biologica di sistemi e prodotti:
  Settori:  E03A (Ecologia),  E07X  (Farmacologia), I15F  (Ingegneria
chimica   biotecnologica)  P02D   (Organizzazione  aziendale),   N10X
(Diritto amministrativo).
  Gli  insegnamenti  opzionali  e  le altre  attivita'  formative,  a
completamento  del monte  orario  del biennio  di indirizzo,  saranno
indicati dal consiglio di area didattica in coerenza con il contenuto
formativo di ciascun indirizzo.
  Il  presente  ordinamento  entrera'  in vigore  in  modo  graduale,
contestualmente con  l'attivazione delle nuove discipline  inserite a
statuto e degli indirizzi secondo le modalita' indicate dal consiglio
di area  didattica nei manifesti  annuali degli studi in  deroga alla
gradualita' suddetta.
  Oltre alle discipline riportate  nei settori disciplinari dai quali
vengono attinte le materie di insegnamento dell'area biologica per il
triennio  e  per  gli   indirizzi  (E01A  Botanica,  E01E  Fisiologia
vegetale, E02A Zoologia, E02B Anatomia comparata, E03A Ecologia, E03B
Antropologia,  E04A Fisiologia  generale,  E04B Biologia  molecolare,
E05A  Biochimica,  E07X  Farmacologia,   E09A  Anatomia  umana,  E11X
Genetica, E12X Microbiologia generale,  E13X Biologia applicata) sono
corsi impartibili nel corso  di laurea (eventualmente accorpabili con
i corsi irrinunciabili):
   Additivi e residui negli alimenti
   Alimentazione e nutrizione umana
   Analisi biochimico - cliniche
   Analisi e simulazione dei processi biotecnologici
   Batteriologia
   Bioconversioni industriali
   Biologia generale
   Biologia vegetale applicata
   Biotecnologie alimentari
   Biotecnologie cellulari
   Botanica sistematica
   Calcolo numerico e programmazione
   Chimica analitica
   Chimica analitica clinica
   Chimica analitica strumentale
   Chimica bioorganica
   Chimica degli alimenti
   Chimica dell'ambiente
   Chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale
   Chimica delle sostanze organiche naturali
   Chimica fisica biologica
   Chimica organica applicata
   Citologia sperimentale
   Citologia vegetale
   Citopatologia
   Didattica delle scienze naturali
   Diritto amministrativo
   Diritto degli enti locali
  Disciplina giuridica delle attivita' tecnico - ingegneristiche
   Ecologia animale
   Ecologia vegetale
   Entomologia
   Etologia
   Etologia applicata
   Evoluzione biologica
   Fisiopatologia endocrina
   Fitogeografia
   Geobotanica
   Geografia fisica
   Gestione della qualita' nell'industria alimentare
   Igiene degli alimenti
   Igiene ambientale
   Igiene del lavoro
   Immunologia
   Impianti biochimici
   Laboratorio di esperienze didattiche di biologia
   Laboratorio di metodologie zoologiche
   Legislazione forestale
   Merceologia
   Metodi fisici della biologia
   Metodi fisici in chimica organica
   Metodi matematici e statistici
   Metodi per il trattamento dell'informazione
   Micologia
   Micologia applicata
   Microbiologia del suolo
   Microbiologia industriale
   Neurobiologia comparata
   Organizzazione aziendale
   Organizzazione della produzione
   Organizzazione delle aziende industriali
   Paleobotanica
   Paleontologia
   Palinologia
   Parassitologia
   Patologia molecolare
   Patologia vegetale
   Primatologia
   Processi biologici industriali
   Processi della tecnologia alimentare
   Protozoologia
   Radiobiologia
   Scienza dell'alimentazione
   Sistematica delle alghe
   Storia della biologia
   Tecnica delle fermentazioni industriali
   Tecnologie genetiche
   Virologia
   Virologia vegetale
   Zoocolture
   Zoogeografia
   Zoologia applicata
   Zoologia sistematica
   Zoologia dei vertebrati
                   Corso di laurea in informatica
                              Art. 161.
  Durata del corso cinque anni
  Titoli   di  ammissione   sono   quelli   previsti  dalle   vigenti
disposizioni di legge.
                              Art. 162.
  Il corso di laurea e' organizzato  in un biennio propedeutico ed un
triennio di applicazione, comprendenti rispettivamente 20 e 24 unita'
didattiche. Il triennio di  applicazione si articola in orientamenti,
indicati annualmente dalle strutture didattiche.
  Ogni insegnamento  comprende una o due  unita' didattiche. Ciascuna
unita' didattica e' costituita da circa 60 ore.
                              Art. 163.
 Biennio propedeutico.
  I  corsi del  biennio propedeutico  sono tutti  obbligatori e  sono
cosi' ripartiti tra le aree disciplinari:
  area della informatica (tabella A) 8 unita';
  area della matematica (tabella B) 6 unita';
  sottoarea della fisica ed elettronica (tabella C) 2 unita'.
  All'interno  della  area  della matematica  due  unita'  didattiche
appartenenti  necessariamente  alla  sottoarea  algebra  e  geometria
debbono essere dedicate all'insegnamento  delle basi della matematica
discreta.  Inoltre, tre  unita'  didattiche  devono appartenere  alla
sottoarea  della  analisi matematica  ed  una  unita' didattica  deve
appartenere  alla sottoarea  della  logica  matematica. Sono  inoltre
obbligatori  almeno  due  corsi  di laboratorio  di  informatica  per
complessive quattro  unita' didattiche.  Ciascuno di questo  corsi e'
coordinato con un insegnamento dell'area disciplinare informatica. La
prova di  esame di  ogni laboratorio  e quella  dell'insegnamento con
esso coordinato  sono svolte  congiuntamente con  modalita' stabilite
dal consiglio  del corso di laurea,  e danno luogo ad  un unico voto.
Per  un  efficace  svolgimento delle  attivita'  sperimentali,  viene
assicurato un  rapporto ordinariamente non  superiore a cento  tra il
numero di studenti che frequentano i corsi di laboratorio e il numero
di docenti di questi corsi.
  Sulla  base  di  quanto  sopra   stabilito,  i  corsi  del  biennio
propedeutico sono cosi' ripartiti tra il  primo e secondo anno, e tra
le  diverse  aree  disciplinari,   come  indicato  nel  seguito  (tra
parentesi, dopo  il nome del  corso, viene indicato da  quante unita'
didattiche e' costituito):
  Primo anno:
   Programmazione 1 (2) - Area informatica
   Laboratorio di Informatica I:
    Programmazione I (1) - Area informatica
   Architettura degli elaboratori I (2) - Area informatica
   Laboratorio di informatica I:
    architettura degli elaboratori (1) - Area informatica
   Matematica discreta: Area matematica
   Algebra (1) sottoarea algebra e geometria
   Matematica discreta:
  geometria (1) - Area matematica sottoarea algebra e geometria
   Analisi matematica I (2) - Area matematica
  L'insegnamento di "Laboratorio di  informatica I: Programmazione I"
e' coordinato  con quello di "Programmazione  I" e le prove  di esame
dei due corsi sono svolte  congiuntamente con modalita' stabilite dal
consiglio  del corso  di  laurea  e danno  luogo  ad  un unico  voto.
Analogamente,  l'insegnamento  di   "Laboratorio  di  informatica  I:
Architettura"  e'  coordinato  con   quello  di  "Architettura  degli
elaboratori  I"  e le  prove  di  esame  dei  due corsi  sono  svolte
congiuntamente  con modalita'  stabilite dal  consiglio del  corso di
laurea e danno luogo ad un unico voto.
  Secondo anno:
   Algoritmi e strutture di dati (2) - Area informatica
   Laboratorio di informatica II:
    algoritmi e strutture di dati (1) - Area informatica
   Programmazione II (2) - Area informatica
   Laboratorio di informatica II:
   Programmazione II (1) - Area informatica
   Analisi matematica II (1) - Area matematica
   Logica matematica (1) - Area matematica
  Fisica generale I (2) - Area fisica, elettronica e cibernetica.
  L'insegnamento  di "Laboratorio  di  informatica  II": Algoritmi  e
strutture di dati e' coordinato  con quello di "Algoritmi e strutture
di dati" e le prove di esame dei due corsi sono svolte congiuntamente
con modalita'  stabilite dal  consiglio del corso  di laurea  e danno
luogo ad un unico  voto. Analogamente, l'insegnamento di "Laboratorio
di informatica  II: Programmazione  II" e'  coordinato con  quello di
"Programmazione II"  e le prove  di esame  dei due corsi  sono svolte
congiuntamente  con modalita'  stabilite dal  consiglio del  corso di
laurea e danno luogo ad un unico voto.
                              Art. 164.
                       Triennio di applicazione
  Gli  insegnamenti  obbligatori  per  tutti  gli  orientamenti  sono
costituiti  da  12 unita'  didattiche  cosi'  ripartite tra  le  aree
disciplinari:
  area della informatica (tabella A): 6 unita' didattiche;
  area della matematica (tabella B): 4 unita' didattiche;
  area della fisica, elettronica e  cibernetica (tabella C): 2 unita'
didattiche.
  Gli  insegnamenti obbligatori  dell'area  della matematica  debbono
comprendere  due   unita'  didattiche  della  sottoarea   di  analisi
numerica,  una   unita'  didattica  della  sottoarea   calcolo  delle
probabilita',  e   una  unita'  didattica  della   sottoarea  ricerca
operativa;  gli  insegnamenti  obbligatori  dell'area  della  fisica,
elettronica  e  cibernetica  debbono comprendere  almeno  una  unita'
didattica della disciplina "fisica generale".
  Sulla  base di  quanto  sopra stabilito,  i  corsi obbligatori  del
triennio di applicazione  sono cosi' ripartiti tra il  terzo e quarto
anno,  e tra  le  diverse  aree disciplinari,  come  di seguito  (fra
parentesi, dopo  il nome del  corso, viene indicato da  quante unita'
didattiche e' costituito):
  Terzo anno:
  Basi di dati e sistemi informativi (2) - Area informatica
   Sistemi operativi (2) - Area informatica
  Ricerca  operativa   (1)  -  Area  matematica,   sottoarea  ricerca
operativa
  Calcolo  delle  probabilita' e  statistica  matematica  (1) -  Area
matematica
   Analisi numerica (1) - Area matematica
  Fisica generale II (1) - Area fisica elettronica e cibernetica
  Quarto anno:
   Metodi formali dell'informatica (1) - Area informatica
   Linguaggi di programmazione (1) - Area informatica
   Analisi numerica II (1) - Area matematica
  Teoria  dell'informazione   (1)  -   Area  fisica,   elettronica  e
cibernetica
  Quinto anno:
   Insegnamenti caratterizzanti e complementari.
  I restanti insegnamenti (per complessive 12 unita' didattiche) sono
scelti    nell'ambito    degli    orientamenti    (scelta    all'atto
dell'iscrizione  al  III  anno)  e  si  distinguono  in  insegnamenti
caratterizzanti,   corrispondenti   ad   8   unita'   didattiche,   e
insegnamenti complementari per le restanti unita' didattiche.
  Gli insegnamenti caratterizzanti ciascun orientamento sono indicati
annualmente dalle  strutture didattiche tra quelli  appartenenti alle
aree disciplinari previste  per i corsi obbligatori  oppure alle aree
di   telecomunicazioni,   bioingegneria   elettronica,   sistemi   di
elaborazione delle informazioni, economia  e direzione delle imprese,
ingegneria economicogestionale (tabella D).
  Gli insegnamenti complementari sono scelti dallo studente in gruppi
indicati  annualmente  dalle   strutture  didattiche  e  comprendenti
insegnamenti attivati dalla facolta'  di scienze matematiche, fisiche
e naturali,  o in altre  facolta', secondo piani di  studio approvati
individualmente.
                              Art. 165.
  Per ottenere l'iscrizione al triennio  di applicazione del corso di
laurea in  informatica lo  studente deve aver  superato gli  esami di
insegnamenti  del biennio  propedeutico corrispondenti  ad almeno  13
unita' didattiche. Il  consiglio del corso di  laurea potra' indicare
piu' precise limitazioni, avendo riguardo agli insegnamenti di cui si
sono superate le prove di valutazione.
                              Art. 166.
  Gli insegnamenti il cui nome e'  corredato di un numero romano sono
propedeutici  a  quelli  di  pari nome  corredati  di  numero  romano
successivo, e  i relativi  esami devono essere  sostenuti nell'ordine
indicato  da tali  numeni. Il  consiglio  di corso  di laurea  potra'
stabilire annualmente  ulteriori precedenze tra gli  esami sulla base
dei programmi di insegnamento.
                              Art. 167.
  Per l'ammissione all'esame di laurea e' necessario aver superato le
prove di  valutazione di  tutti gli insegnamenti  del piano  di studi
scelto per  complessive 44 unita' didattiche.  Questo computo include
le quattro  unita' didattiche corrispondenti ai  corsi di laboratorio
del   biennio  propedeutico.   L'esame  di   laurea  consiste   nella
discussione di una dissertazione scritta.
                              Art. 168.
        Aree disciplinari relative alla laurea in informatica
 Tabella A - Area informatica
   Algoritmi e strutture dati
   Architettura degli elaboratori
   Basi di dati e sistemi informativi
   Fondamenti dell'informatica
   Informatica applicata
   Informatica generale
   Informatica teorica
   Ingegneria del software
   Intelligenza artificiale
   Interazione uomo - macchina
   Laboratorio di informatica
   Linguaggi di programmazione
   Metodi formali dell'informatica
   Programmazione
   Sistemi di elaborazione
   Sistemi operativi
 Tabella B - Area della matematica
  sottoarea dell'algebra
   Algebra
   Algebra computazionale
   Algebra lineare
   Istituzioni di algebra superiore
   Matematica discreta
  sottoarea della logica matematica
   Logica matematica
   Teoria della ricorsivita'
  sottoarea della geometria
   Geometria
   Geometria combinatoria
   Istituzioni di geometria superiore
   Matematica discreta
  sottoarea della analisi matematica
   Analisi matematica
   Equazioni differenziali
   Istituzioni di analisi superiore
  sottoarea della probabilita'
   Calcolo delle probabilita'
   Calcolo delle probabilita' e statistica matematica
   Statistica matematica
   Teoria dell'affidabilita'
   Teoria delle code
  sottoarea dell'analisi numerica
   Analisi numerica
   Calcolo numerico
   Matematica computazionale
   Metodi di approssimazione
   Metodi numerici per la grafica
   Metodi numerici per l'ottimizzazione
  sottoarea della ricerca operativa
   Ottimizzazione combinatoria
   Programmazione matematica
   Ricerca operativa
   Teoria dei giochi
 Tabella C - Area della fisica, elettronica e cibernetica
  sottoarea della fisica ed elettronica
   Fisica
   Fisica generale
   Elettronica
  sottoarea della cibernetica
   Apprendimento automatico
   Cibernetica
   Crittografia
   Elaborazioni di immagini
   Laboratorio di cibernetica
   Metodi per il ragionamento automatico
   Metodi per la rappresentazione della conoscenza
   Modelli dei sistemi percettivi
   Reti neurali
   Teoria dell'informazione
 Tabella D - Area delle telecomunicazioni
   Algoritmi e circuiti per telecomunicazioni
   Comunicazioni con mezzi mobili
   Comunicazioni elettriche
   Comunicazioni ottiche
   Elaborazione e trasmissione delle immagini
   Elaborazione numerica dei segnali
   Reti di telecomunicazioni
   Sistemi a microonde per telecomunicazioni
   Sistemi di commutazione
   Sistemi di radiocomunicazione
   Sistemi di telecomunicazione
   Sistemi di telerilevamento
   Telematica
   Teoria dei segnali
   Teoria dell'informazione e codici
   Teoria e tecnica radar
   Teoria e tecniche del riconoscimento
   Trasmissione numerica
  Area della bioingegneria elettronica
   Automazione e organizzazione sanitaria
   Bioelettromagnetismo
   Bioelettronica
   Bioimmagini
   Bioingegneria
   Bioingegneria dei sistemi fisiologici
   Bioingegneria della riabilitazione e protesi
   Elaborazione di dati e segnali biomedici
   Elettronica biomedica
   Informatica medica
   Modelli di sistemi biologici
   Robotica antropomorfa
   Sistemi intelligenti naturali e artificiali
   Strumentazione biomedica
   Tecnologie biomediche
  Area dei sistemi di elaborazione dell'informazione
   Basi di dati
   Calcolatori elettronici
   Fondamenti di informatica
   Impianti di elaborazione
   Informatica grafica
   Informatica medica
   Ingegneria della conoscenza e sistemi esperti
   Linguaggi e traduttori
   Reti di calcolatori
   Reti logiche
   Robotica
   Sistemi di elaborazione
   Sistemi informativi
   Sistemi per la progettazione automatica
   Teoria e tecniche di elaborazione della immagine
  Area di economia e direzione delle imprese
   Analisi finanziaria
   Economia e direzione delle imprese
   Economia e direzione delle imprese commerciali
   Economia e direzione delle imprese di servizi
   Economia e direzione delle imprese di trasporto
   Economia e direzione delle imprese industriali
   Economia e direzione delle imprese internazionali
   Economia e direzione delle imprese turistiche
   Economia e tecnica della pubblicita'
   Finanza aziendale
   Gestione della produzione e dei materiali
   Marketing
   Marketing internazionale
   Strategie di impresa
   Tecnica industriale e commerciale
  Area di ingegneria economico gestionale
   Analisi dei sistemi finanziari
   Economia applicata all'ingegneria
   Economia dei sistemi industriali
   Economia del cambiamento tecnologico
   Economia ed organizzazione aziendale
   Economia ed organizzazione dei servizi
   Gestione aziendale
   Gestione dell'informazione aziendale
   Gestione dell'innovazione e dei progetti
   Marketing industriale
   Organizzazione della produzione e dei sistemi logistici
  Pianificazione ed organizzazione della ricerca e sviluppo
   Sistemi di controllo di gestione
   Sistemi organizzativi
   Strategia e sistemi di pianificazione
                Corso di laurea in scienze ambientali
                              Art. 169.
                         Finalita' e accesso
  Il corso di laurea in scienze ambientali forma una specifica figura
di laureato caratterizzata da qualita'  e competenze che si esplicano
nell'attivita'  scientificoprofessionale,   e  in   particolare  deve
assicurare:
  a) una approfondita cultura d'ambiente a indirizzo sistemico;
  b) la  capacita' di  individuare e  organizzare le  interazioni tra
specialisti anche di diversi settori;
  c) l'abilita' nell'indagine  e nella gestione di  un dato processo,
sistema o risorsa ambientale.
  L'accesso al corso di laurea e' regolato dalle vigenti disposizioni
di legge.
                              Art. 170.
                     Durata e struttura del corso
  La durata degli studi del corso  di laurea in scienze ambientali e'
fissata  in  cinque  anni,  articolati in  un  triennio  a  carattere
formativo  di base,  ed in  successivi distinti  indirizzi di  durata
biennale che hanno lo scopo  di completare la preparazione dottrinale
e metodologica degli studenti.
  I  contenuti  didattico  -  formativi  del  corso  di  laurea  sono
articolati in aree,  gli obiettivi sono indicati  nel successivo art.
172.
  Il consiglio  di area didattica competente  puo' articolare ciascun
anno di  corso in  due periodi didattici  (semestri) della  durata di
almeno tredici settimane ciascuno.
  L'attivita'  didattico -  formativa  e' organizzata  sulla base  di
corsi monodisciplinari  o integrati.  Ogni corso  monodisciplinare e'
costituito da un'annualita' di almeno  80 ore o da una semiannualita'
di almeno 40 ore.
  Il corso integrato e' costituito  da moduli didattici coordinati di
40 ore, per un massimo equivalente  a tre moduli o 120 ore, impartiti
anche  da  piu' docenti  e  con  un  unico  esame finale,  della  cui
commissione fanno parte tutti i docenti del corso.
  Tale attivita' comporta un massimo di  600 ore per anno di lezioni,
esercitazioni, seminari, corsi  monografici, dimostrazioni, attivita'
guidate, ecc.
  Parte dell'attivita' pratica puo' essere svolta presso laboratori e
/ o centri  esterni sotto la responsabilita' del docente  del corso e
previa stipula di apposite convenzioni.
  L'accertamento  del profitto  puo' aver  luogo, oltre  che mediante
esami formali,  le cui  modalita' sono  determinate dal  consiglio di
area didattica, attraverso il sistema dei crediti didattici, ai sensi
del comma 2 dell'art.  11 della legge n. 341 /  1990. Il consiglio di
area didattica  puo' accorpare due insegnamenti  dello stesso settore
scientifico  -  disciplinare in  un  unico  esame, nel  rispetto  dei
contenuti e della continuita' didattica.
  In  ogni  caso il  numero  degli  esami  da superare  per  accedere
all'esame di laurea deve essere compreso tra 27 e 30, ed e' stabilito
nel manifesto degli studi.
  Durante  il primo  triennio del  corso di  laurea lo  studente deve
dimostrare  la conoscenza  pratica e  la comprensione  di una  lingua
straniera  di rilevanza  scientifica.  La scelta  della  lingua e  le
modalita'  di accertamento  saranno  definite dal  consiglio di  area
didattica.
  Lo studente deve infine superare l'esame di laurea che comprende la
discussione  di una  tesi  sperimentale. La  preparazione della  tesi
comporta la frequenza  per almeno un anno di un  laboratorio sotto la
guida del relatore designato dal consiglio di area didattica.
  Superato  l'esame  di laurea  lo  studente  consegue il  titolo  di
dottore  in  Scienze   ambientali,  indipendentemente  dall'indirizzo
seguito,  del quale  verra'  fatta menzione  soltanto nella  carriera
scolastica.
                              Art. 171.
                        Manifesto degli studi
  All'atto della  predisposizione del manifesto annuale  degli studi,
il  consiglio di  area didattica  attua quanto  previsto dal  secondo
comma dell'art. 11 della legge n. 341 / 1990.
  In particolare il consiglio:
  a) definisce,  nel rispetto  del monte orario  fissato per  le aree
didattiche di cui all'art. 172, il piano di studi ufficiale del corso
di  laurea, comprendente  i corsi  da attivare  le cui  denominazioni
devono  essere   desunte  dalle   discipline  comprese   nei  settori
disciplinari  indicati nell'art.  172,  con eventuali  qualificazioni
atte  a  precisarne  il  livello  ed  i  contenuti  (ad  es.  I,  II,
istituzioni, avanzato, esercitazioni, laboratorio, ecc.);
  b) indica gli indirizzi attivati e la loro organizzazione;
  c) indica,  per ogni corso,  la durata complessiva, la  frazione di
ore  da  destinare alle  attivita'  teoricopratiche  e gli  eventuali
accorpamenti ai  fini degli  esami, indicando  altresi', nel  caso di
corsi integrati,  la durata e  le eventuali denominazioni  dei moduli
didattici ad essi conferenti;
  d)  indica i  corsi  dei  quali lo  studente  dovra' aver  ottenuto
l'attestazione di  frequenza, e gli esami  e / o i  crediti didattici
che dovra' aver conseguito al  fine di ottenere l'iscrizione all'anno
di    corso   successivo,    precisando,   inoltre,    le   eventuali
propedeuticita';
  e)  fissa   le  modalita'  di  organizzazione   dei  laboratori  di
integrazione e  le attivita' teorico  - pratiche da tenersi  nel loro
ambito;
  f) indica i corsi,  i moduli e i crediti didattici  in comune con i
diplomi affini.
                              Art. 172.
                  Articolazione del corso di laurea
 Laboratorio di integrazione.
  La  formazione dello  studente  alla capacita'  di integrazione  e'
assicurata,   oltre   che   dagli    insegnamenti   e   da   seminari
interdisciplinari, dal  laboratorio di integrazione.  Il laboratorio,
che  dispone di  almeno 120  ore complessive,  di cui  almeno 80  nel
triennio comune, non da' luogo  a titolarita' ed e' caratterizzato da
una  didattica  interdisciplinare  basata sull'analisi  dei  casi.  I
docenti  del  corso  di  laurea nell'ambito  dei  rispettivi  carichi
didattici  orari   sono  tenuti   a  concorrere   all'attuazione  del
laboratorio, anche con la collaborazione di esperti esterni.
  Il  consiglio   di  area  didattica  provvede   ad  organizzare  il
laboratorio di integrazione per quanto riguarda i contenuti, i metodi
ed i compiti dei docenti, in particolare il compito di coordinamento.
  L'accertamento  del   profitto  ha   luogo,  per  ogni   corso  del
laboratorio di integrazione, con una prova finale scritta e orale.
  I relativi giudizi sono valutabili ai fini della laurea.
 Aree didattiche obbligatorie comuni.
  Il monte orario  di attivita' didattiche per il  triennio assomma a
non  meno  di  1600 ore,  di  cui  almeno  80  ore sono  dedicate  al
laboratorio   di  integrazione   e  1520   ore  sono   dedicate  agli
insegnamenti del triennio secondo lo schema seguente:
    a) Area matematica (200 ore):
  Argomenti dei  corsi: fondamenti  di analisi matematica,  algebra e
geometria ed  applicazioni; fondamenti  di probabilita';  elementi di
statistica  con   applicazioni;  elementi   di  calcolo   numerico  e
programmazione;  applicazioni  ambientali  dell'informatica;  modelli
matematici in campo ambientale.
  Settori:  A01B, A01C,  A01D, A02A,  A02B, A03X,  A04A, K05A,  K05B,
S01B.
    b) Area fisica (200 ore):
  Argomenti dei  corsi: grandezze fisiche e  loro misura; cinematica;
dinamica;   meccanica  del   corpo   rigido;  campo   gravitazionale;
fondamenti  di   struttura  della   materia;  dinamica   dei  fluidi;
oscillazioni  ed  onde;  termodinamica;  elettricita'  e  magnetismo;
ottica;  elementi  di fisica  quantistica;  misure  fisiche e  metodi
fisici di laboratorio con orientamento ambientale; modelli fisici dei
processi ambientali; valutazione ed elaborazione dei dati.
  Settori: B01A, B01B.
    c) Area chimica (280 ore):
  Argomenti dei  corsi: legame  chimico; stati di  aggregazione della
materia;  equilibri  chimici;  soluzioni,   acidi  e  basi;  reazioni
chimiche; sistema periodico e chimica degli elementi; elettrochimica;
radiochimica; termodinamica  chimica; reattivita';  cinetica chimica;
atomo di  carbonio; struttura  e proprieta' delle  molecole; composti
organici  e loro  conversioni  nell'ambiente;  molecole di  interesse
biologico;  principi dell'analisi  chimica; metodi  analitici e  loro
applicazioni  di   laboratorio;  inquinanti  chimici;   diffusione  e
ripartizione    di   sostanze    chimiche;   processi    e   sostanze
acocompatibili.
  Settori: C03X, C05X, C0lA, C11X, C02X.
    d) Area scienze della Terra (240 ore):
  Argomenti  dei corsi:  minerali  e rocce;  principi di  petrologia;
geologia  degli  ambienti   sedimentari,  stratigrafia;  principi  di
geologia strutturale, dinamica endogena, vulcanologia; geomorfologia;
rischi  geologici;  valutazione  e   gestione  delle  risorse;  cicli
idrologici;  rilevamento  e  fotointerpretazione; equilibri  e  cicli
geochimici;  fisica  e   dinamica  dell'atmosfera  e  dell'idrosfera;
sistema climatico;  meteorologia; fisica  della terra  solida; misure
geofisiche e telerilevamento.
  Settori: D01B, D01C, D03B, D02A, D04A, D04C, D03C, H05X.
    e) Area biologica (280 ore):
  Argomenti  dei  corsi:  caratteri  generali  dei  viventi;  cellule
procariote  ed eucariote;  riproduzione ed  ereditarieta'; evoluzione
biologica; principi  di morfologia e sistematica  animale e vegetale;
ecofisiologia   vegetale;  principi   di   fisiologia  e   biochimica
cellulare;  enzimi; metabolismo  delle sostanze  tossiche; fisiologia
animale  ed umana  in relazione  all'ambiente; fondamenti  ed aspetti
ambientali della genetica; principi di microbiologia ambientale.
  Settori:  E01A, E01B,  E01C, E01D,  E01E, E02A,  E02B, E02C,  E04A,
E05A, E11X, E12X.
    f) Area ecologica (160 ore):
  Argomenti dei corsi: principi e concetti di ecologia e di ambiente;
ecologia di specie, di  popolazioni, di comunita', del funzionamento;
energia  e produttivita'  ecologica;  cicli biogeochimici;  omeostasi
ambientale;  successioni; ambienti  terrestri,  delle acque  interne,
marini; biomi  e biosfera;  ecologia applicata  a gestione  e governo
delle  risorse, dei  processi, degli  ambienti naturali  e culturali;
fondamenti metodologici  dell'analisi di sistemi  ecologici; principi
di demografia.
  Settore: E03A.
    g) Area giuridico - economico - valutativa (160 ore):
  Argomenti  dei  corsi:  principi,  fonti  e  caratterizzazioni  del
diritto ambientale, normativa, amministrazioni; strumenti e procedure
per la tutela; aspetti penali; concetto di danno ambientale; principi
legislativi  e  amministrativi  per le  localizzazioni;  principi  di
economia  ambientale;  definizioni  e  campo  di  applicazione  della
valutazione d'impatto  ambientale; studi  di impatto ambientale  e di
mitigazione  dell'impatto;   principi  di  educazione   e  sociologia
ambientale.
  Settori:  N01X, N05X,  N09X, N10X,  G01X, D02A,  E03A, E03B,  H02X,
H14A, H15X, P01A, E02C, Q05D.
 Indirizzi.
  Sono istituiti gli indirizzi terrestre, marino e atmosferico.
  L'accesso  all'indirizzo  e'  regolato  dalle  condizioni  e  dalle
propedeuticita' fissate nel manifesto degli studi.
  L'insegnamento per indirizzi ha luogo  in prevalenza nel biennio di
applicazione, ma alcuni dei  relativi corsi possono essere anticipati
al  terzo  anno. La  facolta'  puo'  utilizzare un  modulo  dell'area
matematica e dell'area  fisica del triennio comune  unendoli a moduli
di seguito  previsti per ciascun  indirizzo al fine di  fornire corsi
specialistici  dedicati  da  un   lato  all'utilizzazione  di  metodi
informatici  e statistici,  dall'altro  alle  analisi ambientali  con
metodologie fisiche.
  Il monte orario  complessivo degli insegnamenti di  indirizzo e' di
almeno 840 ore,  corrispondenti a 20 moduli didattici  piu' un modulo
di laboratorio  di integrazione, sempreche' tale  laboratorio non sia
stato  effettuato nel  triennio;  e cio'  ovviamente  in aggiunta  ai
moduli  didattici richiesti  per il  triennio. In  particolare, oltre
agli 8 moduli (almeno 320  ore) previsti nel presente regolamento per
ciascun indirizzo, le facolta' determineranno un ulteriore modulo per
ciascuna delle aree matematica, fisica, chimica, scienze della terra,
biologica ed  ecologica (e quindi  almeno altre 240  ore complessive)
che uniti a moduli  specifici dell'indirizzo possono cosi' costituire
corsi  monodisciplinari   o  integrati.   Le  restanti  ore   sono  a
disposizione della facolta'.
  Sono  di seguito  riportate le  aree didattiche  obbligatorie degli
indirizzi.
    a) Indirizzo terrestre:
  Area chimica: un modulo. Contenuti: recupero, riciclo e smaltimento
dei materiali e dei reflui industriali e urbani; tecnologie integrate
d'intervento.
  Settore: C11X.
  Area scienze della  terra: tre moduli. Contenuti:  cicli, modelli e
rischi  idrogeologici; composizione  e struttura  dei suoli,  effetti
antropici nei suoli; land evaluation; metodi di rilevamento e analisi
dei suoli.
  Settori: D02B, G07A, G07B.
  Area   biologica   ed   ecologica:   quattro   moduli.   Contenuti:
associazioni vegetali; tutela e  ripristino della vegetazione; piante
e terreno; metabolismo e cicli di nutrienti nel terreno, corpi idrici
e loro popolamenti; dinamiche ecologiche nelle acque interne; acque e
perturbazioni antropiche; effetti ecotossicologici dei contaminanti.
  Settori: E01A, E01B, E01C, E01D, E01E, E03A, E04A, E12X.
    b) Indirizzo marino:
  Area chimica:  un modulo.  Contenuti: qualita' delle  acque marine;
fenomeni    d'interfaccia;    parametri   d'inquinamento    e    loro
determinazione; metodi di disinquinamento.
  Settore: C01A.
  Area scienze  della terra: tre moduli.  Contenuti: geologia marina;
sedimenti  come traccianti;  geomorfologia  e  gestione delle  coste;
ambienti   marini;  sistemi,   dinamiche  e   modelli  oceanografici;
strumentazione oceanografica; metodi d'indagine in mare.
  Settori: D01B, D02A, D04B, D04C.
  Area biologica  ed ecologica:  quattro moduli.  Contenuti: vegetali
marini e loro ecofisiologia;  biologia marina; planctologia; ecologia
marina;  produttivita',  cicli di  nutrienti,  scambi  di materia  ed
energia;  catene   trofiche;  modelli  ecologici;   biochimica  degli
organismi marini.
  Settori: E01A, E01B, E01C, E01D, E01E, E02A, E03A, E05A.
    c) Indirizzo atmosferico:
  Area  chimica:   due  moduli.  Contenuti:  bilanci   energetici  ed
entropici in atmosfera; trasporto di gas e particelle; inquinamento e
reazioni   chimiche  in   atmosfera;   analisi   e  monitoraggio   di
contaminanti atmosferici; elaborazione chemiometrica dei dati.
  Settori: C01A, C02X, C11X.
  Area scienze della terra: tre moduli. Contenuti: radiazione solare;
scambi  di materia  ed energia  tra terra  e atmosfera;  composizione
dell'involucro gassoso  della terra; geochimica degli  elementi e dei
nuclidi nell'atmosfera; meteorologia  e climatologia globale; modelli
geofisici; metodi fisici di rilevamento.
  Settori: D03C, D04C.
  Area  biologica ed  ecologica:  tre  moduli. Contenuti:  aerospora;
scambi  gassosi  tra  biosfera  e atmosfera;  stress  abiotici  delle
piante; effetti di attivita' antropiche; cambiamenti globali; effetti
ecotossicologici e genotossici degli inquinanti.
  Settori: E01A, E01B, E01C, E01D, E01E, E03A, E05X, E07X, E11X.
                              Art. 173.
                          Norme transitorie
  Il presente ordinamento  del corso di laurea  in scienze ambientali
entrera' in  vigore in modo progressivo  a partire dal primo  anno di
corso,     contestualmente     alla    progressiva     disattivazione
dell'ordinamento precedente.
  Gli studenti gia' iscritti al corso di laurea in scienze ambientali
al momento  dell'entrata in vigore del  presente ordinamento potranno
completare gli studi previsti dal precedente ordinamento.
  Il  consiglio di  area  didattica stabilira'  le  modalita' per  la
convalida di tutti  gli esami sostenuti, qualora  gli studenti optino
per il nuovo ordinamento.
  L'opzione per il nuovo ordinamento potra' essere esercitata fino ad
un termine pari alla durata legale del corso di studi.
             Diploma in biotecnologie agro -industriali
                              Art. 174.
            Istituzione e durata del diploma universitario
  Presso la  facolta' di scienze  matematiche, fisiche e  naturali e'
istituito il corso  di diploma universitario in  biotecnologie agro -
industriali.
  Il corso  ha durata  triennale, con un  biennio propedeutico  ed un
terzo anno di indirizzo.
  Sono previsti gli indirizzi:
    a) biotecnologie industriali;
    b) biotecnologie vegetali.
                              Art. 175.
              Accesso al corso di diploma universitario
  L'iscrizione al  corso di diploma  e' regolata in  conformita' alle
norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari.
  Il  numero  degli iscritti  ammessi  a  ciascun anno  e'  stabilito
annualmente dal  consiglio di facolta',  in base ai  criteri generali
fissati dal Ministero dell'universita'  e della ricerca scientifica e
tecnologica ai sensi dell'art. 9, comma 4 della legge n. 341 / 1990.
  Le modalita' delle eventuali prove di ammissione al primo anno sono
stabilite dal consiglio di facolta'.
                              Art. 176.
           Corsi di laurea e diplomi affini. Riconoscimenti
  Ai  fini  del  proseguimento  degli   studi  il  corso  di  diploma
universitario di cui all'art. 174  e' strettamente affine al corso di
laurea in biotecnologie agroindustriali.  Per il riconoscimento degli
studi, ai  fini delpassaggio da  altri corsi  di laurea o  di diploma
della stessa,  o di altre  facolta', la struttura didattica  del D.U.
utilizzera'  il  criterio  generale della  loro  validita'  culturale
(propedeutica   o   professionale),  nell'ottica   della   formazione
richiesta   per    il   conseguimento   del   diploma    di   laurea.
Conseguentemente la  facolta' potra' riconoscere tutti  o parte degli
insegnamenti  seguiti   con  esito  positivo  indicando   le  singole
corrispondenze, anche parziali, tra gli insegnamenti.
  La  facolta'  indichera'  inoltre sia  gli  eventuali  insegnamenti
integrativi,   appositamente   istituiti   ed   attivati,   sia   gli
insegnamenti  specifici  per conseguire  il  diploma  di laurea.  Gli
insegnamenti integrativi  non sono necessariamente  propedeutici agli
insegnamenti specifici. Il consiglio di facolta' indichera', inoltre,
l'anno di corso cui lo studente potra' iscriversi.
  Nei trasferimenti  degli studenti dal  corso di laurea al  corso di
diploma,  il  consiglio  di facolta'  riconoscera'  gli  insegnamenti
sempre con il  criterio della loro utilita' al  fine della formazione
necessaria per  il conseguimento  del nuovo  titolo ed  indichera' il
piano degli studi da completare per  conseguire il titolo e l'anno di
corso cui lo studente potra' iscriversi.
                              Art. 177.
                 Articolazione del corso degli studi
  Ciascuno dei tre anni di  corso potra' essere articolato in periodi
didattici  piu' brevi,  specificati nel  regolamento didattico  della
facolta'.
  L'attivita'  didattico -  formativa comprende  didattica teorico  -
formale e didattica teorico -  pratica. L'attivita' teorico - pratica
e'   comprensiva  di   esercitazioni,  laboratori,   seminari,  corsi
monografici, dimostrazioni, attivita' guidate, visite tecniche, prove
parziali  di accertamento,  correzione e  discussione di  progetti ed
elaborati ecc.
  Parte dell'attivita'  didattica pratica potra' essere  svolta anche
presso qualificate strutture e da personale degli istituti di ricerca
scientifica, nonche'  dei reparti  di ricerca e  sviluppo di  enti ed
imprese pubbliche e private  operanti nel settore delle biotecnologie
agro - industriali, previa stipula di apposite convenzioni.
  L'impegno didattico complessivo (in ore  1.800) e' suddiviso in una
prima parte  destinato alla formazione  di base comune, per  900 ore,
una seconda parte destinata alla  formazione di indirizzo per 200 ore
ed una quota di  almeno 200 ore al tirocinio e  / o elaborato finale.
Le rimanenti ore sono affidate alla  scelta del consiglio di corso di
diploma   per   approfondimenti   teorici  o   pratici,   ampliamenti
professionali, ecc.
  I contenuti didattico - formativi sono articolati in aree; il monte
ore minimo previsto per ciascuna area e' indicato nell'art. 180.
  L'attivita'  didattica  e'  di  norma  organizzata  sulla  base  di
annualita', in numero compreso tra quindici e diciotto, costituite da
corsi  ufficiali di  insegnamento  monodisciplinari  o integrati.  Il
corso di  insegnamento integrato  e' costituito da  moduli coordinati
eventualmente impartiti da piu' docenti.
  La   facolta',  nello   stabilire   prove   di  valutazione   della
preparazione degli studenti, fara'  ricorso a criteri di continuita',
di globalita'  e di accorpamento  in modo  da limitare a  diciotto il
numero degli esami.
  Nell'ambito  della  sperimentazione  didattica, anche  al  fine  di
facilitare il ricorso ad esperienze e professionalita' esterne, nella
predisposizione dei curricula  potra' essere prevista l'utilizzazione
di  speciali  attivita'  didattiche  (quali  corsi  intensivi  brevi,
seminari,  stages in  laboratori di  istituti di  ricerca scientifica
operanti  nel settore  delle  biotecnologie agro  - industriali),  da
quotarsi in ore sino ad una concorrenza massima di 120.
  Durante  il   primo  biennio  lo  studente   dovra'  dimostrare  la
conoscenza  pratica  e  la  comprensione  della  lingua  inglese.  Le
modalita'  di   accertamento  saranno  stabilite  dal   consiglio  di
facolta'.
                              Art. 178.
                        Ordinamento didattico
  All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi il
consiglio  di   facolta'  definisce  il  piano   di  studi  ufficiale
comprendente  la denominazione  degli  insegnamenti  da attivare,  in
applicazione di quanto disposto dal  secondo comma dell'art. 11 della
legge n. 341 / 1990.  Le denominazioni degli insegnamenti di ciascuna
area  saranno   attinti  dai  raggruppamenti  indicati   nel  decreto
ministeriale 28  luglio 1990, pubblicato nella  Gazzetta Ufficiale n.
70-bis del 4 settembre 1990  (concorso pubblico a posti di professore
universitario di ruolo, fascia degli associati).
  Il consiglio di facolta', inoltre:
  a) delibera il numero dei posti a disposizione degli iscrivibili al
primo anno, secondo quanto previsto al precedente art. 175;
  b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari o
formati da moduli integrati), che costituiscono le singole annualita'
e le denominazioni dei corsi integrati;
  c) sceglie  le relative discipline, rispettando  le indicazioni dei
raggruppamenti;
  d) ripartisce il  monte ore di ciascuna area tra  le annualita' che
vi afferiscono precisando  per ogni corso la  frazione destinata alle
attivita' teorico - pratiche;
  e) fissa  la frazione temporale  delle discipline afferenti  ad una
medesima annualita' integrata;
  f) indica  le annualita'  di cui lo  studente dovra'  aver ottenuto
l'attestazione di frequenza  e superato il relativo esame  al fine di
ottenere  l'iscrizione  all'anno  successivo e  precisa  altresi'  le
eventuali propedeuticita' degli esami di profitto.
                              Art. 179.
                               Docenza
  Al fine di  facilitare il ricorso ad  esperienze e professionalita'
esterne  il  corso  di  insegnamento  potra'  comprendere  moduli  da
affidare a  professori a contratto,  con le modalita'  previste nello
statuto  dell'Ateneo,  nel  rispetto delle  vigenti  disposizioni  in
materia.
  Per  realizzare  una  efficace  attivita'  didattica  con  adeguata
assistenza agli studenti, la singola  classe di insegnamento avra' un
numero di studenti non superiore, di norma, alle cento unita'.
                              Art. 180.
                  Articolazione del corso di diploma
  Le aree  disciplinari obbligatorie,  il numero minimo  di ore  ed i
raggruppamenti disciplinari sono riportate di seguito.
Formazione di base comune (900 ore):
  Area 1) Matematica (120 ore):
   settori: A02A, A02B; A03X, A04A, A01D; A01C; K05B;
    numero minimo di insegnamenti: due;
  Area 2) Fisica (60 ore):
   settori: B01A, B01B; B01C;
   numero minimo di insegnamenti: uno;
  Area 3) Chimica (160 ore):
  settori: C01A, C02X; C03X, C04X, C05X; C06X, C01B; C10X, G07A;
   numero minimo di insegnamenti: tre;
  Area 4) Struttura e funzione  delle molecole di interesse biologico
e cicli metabolici (80 ore):
   settori: E05A, E04B; G07A;
   numero minimo di insegnamenti: due;
  Area 5) Struttura  e funzione degli organismi  microbici e vegetali
(120 ore):
  settori:  E05A; E11X,  G04X, E13X,  E12X, E01A,  E01B; E01C;  E01D;
E01E; G08B; E03A;
   numero minimo di insegnamenti: due;
  Area 6) Tecnologie cellulari e biomolecolari (240 ore):
   settori: E11X; E05A, E04B; G04X;
   numero minimo di insegnamenti: due;
  Area 7)  Economia e organizzazione dell'azienda  agro - industriale
(120 ore):
   settori: A52B; P01I; P02A, P02B; P02D; G01X; I27X;
   numero minimo di insegnamenti: due.
 Formazione di indirizzo.
  Aree  disciplinari obbligatorie,  numero  minimo di  ore e  settori
scientificodisciplinari attinenti.
Indirizzo in biotecnologie industriali (200 ore):
  Area 8) Principi di ingegneria biochimica;
  Area 9) Applicazioni di ingegneria biochimica (120 ore):
   settori: I15E; I26B; I15C; I15D; G08B; C02X, C04X;
   numero minimo di insegnamenti: due;
  Area 10) Microbiologia industriale (80 ore):
   settori: F05X; G08B; C10X;
   numero minimo di insegnamenti: due;
Indirizzo biotecnologie vegetali (200 ore):
  Area 11) Biologia delle piante coltivate (100 ore):
   settori: E01E; G07A;
   numero minimo di insegnamenti: due;
  Area 12) Biotecnologie vegetali (100 ore):
   settori: G04X;
   numero minimo di insegnamenti: due.
                              Art. 181.
                  Insegnamenti del corso di diploma
  Elenco  generale,   articolato  per  settori   disciplinari,  degli
insegnamenti che possono essere impartiti nella facolta'.
  A02A - Analisi matematica:
   analisi matematica
   istituzioni di analisi matematica
   metodi matematici per l'ingegneria
  A02B - Probabilita' e statistica matematica:
   calcolo delle probabilita'
   calcolo delle probabilita' e statistica matematica
   metodi matematici e statistici
   metodi probabilistici statistici e processi stocastici
  K05B - Informatica:
   informatica applicata
   linguaggi di programmazione
   programmazione
  B01A - Fisica generale:
   fisica generale
   laboratorio di fisica generale
   metodi di osservazione e misura
  C01A - Chimica analitica:
   chimica analitica
   laboratorio di chimica
   metodi matematici in chimici industriali
   chimica analitica degli inquinanti
  C02X - Chimica fisica:
   chimica fisica
   chimica fisica biologica
   laboratorio di chimica fisica
  C03X - Chimica generale e inorganica:
   chimica generale e inorganica
   chimica inorganica
   laboratorio di chimica
   metodi fisici in chimica inorganica
  C04X - Chimica industriale e dei materiali polimerici:
   biopolimeri
   chimica delle macromolecole
   tecnologie chimico - agrarie
   chimica dei processi biotecnologici
   chimica e tecnologia dei polimeri
   chimica organica industriale
   chimica industriale
  C05X - Chimica organica:
   chimica delle sostanze organiche naturali
   chimica organica
   chimica biorganica
   laboratorio di chimica
  C10X - Chimica e biotecnologia delle fermentazioni:
   chimica delle fermentazioni
   chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale
   microbiologia industriale
  E01A - Botanica:
   biologia cellulare dei vegetali
   biologia dello sviluppo e morfogenesi dei vegetali
   biologia dei simbiosi
   biologia vegetale
   biotecnologie vegetali
   citologia ed istologia vegetale
   embriologia vegetale
   morfologia e fisiologia vegetale
   ultrastrutture vegetali
   anatomia vegetale
  E01B - Botanica sistematica:
   botanica
   biosistematica vegetale
   botanica evoluzionistica
   micologia applicata
   micologia
  E01C - Biologia vegetale e applicata:
   biologia riproduttiva dei vegetali
   biologia vegetale applicata
   botanica agraria
  E01E - Fisiologia vegetale:
   biochimica vegetale
   fisiologia delle piante coltivate
   fisiologia vegetale
   regolatori di crescita delle piante
  E03A - Ecologia:
   ecologia applicata
   ecologia del suolo
   ecologia delle acque interne
  E01D - Ecologia vegetale:
   fitoecologia delle acque interne
  E13X - Biologia applicata:
   biologia applicata
   biotecnologie cellulari
   metodologie e biotecnologie applicate alla biologia
  E11X - Genetica:
   genetica
   genetica applicata
   genetica dei microrganismi
   genetica molecolare
   genetica vegetale
  E04B - Biologia molecolare:
   biologia molecolare
   biologia molecolare e vegetale
  E05A - Biochimica:
   biochimica applicata
   biochimica industriale
   chimica biologica
   enzimologia
   metodologie biochimica
   biochimica degli alimenti
  E12X - Microbiologia generale:
   genetica dei microrganismi
   microbiologia applicata
   microbiologia generale
   tecniche microbiologiche
  G01X - Economia ed estimo rurale:
   economia agraria
   economia dei mercati agricoli e forestali
   politica agraria
  economia e gestione dell'azienda agraria e agroindustriale
  G04X - Genetica agraria:
   biotecnologie genetiche
   miglioramento genetico delle piante coltivate
   miglioramento genetico delle piante legnose da frutto
   tecniche di colture cellulari
  G07A - Chimica agraria:
   biochimica e fisiologia dei fitormoni e fitoregolatori
   chimica e biochimica dei fitofarmaci e dei residui
   fisiologia delle piante coltivate
   uso e riciclo delle biomasse agrarie e forestali
  G08B - Microbiologia agroalimentare ed ambientale:
   biotecnologie delle fermentazioni
   microbiologia degli alimenti
   microbiologia industriale
   tecniche microbiologiche
  I15E - Chimica industriale e tecnologica:
   processi biologici industriali
   processi di separazione
   processi dell'industria alimentare
  I15C - Impianti chimici:
   impianti biochimici
   impianti dell'industria alimentare
  I15D - Teoria dello sviluppo dei processi chimici:
   teoria e sviluppo dei processi chimici
  I27X - Ingegneria economico - gestionale:
   economia ed organizzazione aziendale
  P02B - Economia e gestione delle imprese:
   economia e gestione delle imprese industriali
   marketing
  P02D - Organizzazione aziendale:
   organizzazione aziendale
  P01I - Economia dei settori produttivi:
   economia dell'impresa
   economia dell'innovazione
   economia industriale
                               Art. 182.
                           Esame di diploma
  L'esame di diploma ha lo scopo di accertare la preparazione di base
e professionale del candidato. Esso consiste nella discussione di uno
o  piu' elaborati  svolti  sotto  la responsabilita'  di  uno o  piu'
docenti di insegnamenti dei quali il candidato ha superato l'esame di
profitto, secondo modalita' stabilite dal consiglio di facolta'.
                Diploma universitario in informatica
                              Art. 189.
  La durata del  corso di diploma universitario in  informatica e' di
tre anni.
  Il  titolo   di  ammissione   e'  quello  previsto   dalle  vigenti
disposizioni di legge.
                              Art. 190.
  Il corso di diploma e' organizzato in un biennio propedeutico ed un
terzo anno di applicazione comprendenti rispettivamente 20 e 6 unita'
didattiche.
  Ogni insegnamento  comprende una o due  unita' didattiche. Ciascuna
unita' didattica e' costituita da un numero massimo di 60 ore.
  Ciascun  anno  di  corso  puo' essere  articolato  in  due  periodi
didattici (semestri) ciascuno comprendente almeno dodici settimane di
effettiva attivita' didattica.
                              Art. 191.
 Biennio propedeutico.
  Nel   biennio   propedeutico   sono  impartiti   insegnamenti   per
complessive 20  unita' didattiche,  delle quali  18 sono  riservate a
corsi  obbligatori  per  tutti  gli  studenti.  I  corsi  obbligatori
comprendono  almeno  due  corsi  di laboratorio  di  informatica  per
complessive 4 unita' didattiche. Ciascuno dei corsi di laboratorio e'
coordinato con  un insegnamento dell'area dell'informatica.  Le altre
14 unita' didattiche obbligatorie sono ripartite come segue:
   area informatica (tabella A) 8 unita';
   area matematica (tabella B) 6 unita'.
  All'interno  dell'area  della   matematica  due  unita'  didattiche
debbono essere  dedicate all'insegnamento dei fondamenti  del calcolo
differenziale ed  integrale, e  due unita' didattiche  debbono essere
dedicate all'insegnamento  dei fondamenti della  matematica discreta.
Inoltre, una  unita' didattica deve essere  dedicata all'insegnamento
dei metodi di  calcolo numerico, ed una unita'  didattica deve essere
dedicata   all'insegnamento   dei   fondamenti  del   calcolo   delle
probabilita' e della statistica matematica.
  I  restanti   insegnamenti  (2   unita'  didattiche)   sono  scelti
liberamente dallo  studente in  un gruppo indicato  annualmente dalle
strutture didattiche e comprende insegnamenti delle aree disciplinari
sotto indicate,  e sono  preferibilmente rivolte  all'argomento della
base culturale nelle aree della matematica (tabella B) e della fisica
(tabella C).
  Gli   insegnamenti  del   biennio   propedeutico  dell'area   della
informatica, i corsi  di laboratorio, e gli  insegnamenti relativi al
calcolo  differenziale ed  integrale,  nonche'  quelli relativi  alla
matematica  discreta,  possono essere  comuni  a  quelli del  biennio
propedeutico del corso di laurea in informatica.
  Sulla  base  di  quanto  sopra   stabilito,  i  corsi  del  biennio
propedeutico sono cosi' ripartiti tra il  primo ed il secondo anno, e
tra  le diverse  aree disciplinari,  come indicato  nel seguito  (tra
parentesi, dopo  il nome del  corso, viene indicato da  quante unita'
didattiche e' costituito):
 Primo anno:
  * Programmazione I (2) - Area informatica;
  * Laboratorio di informatica I:
   Programmazione I (1) - Area informatica;
  * Architettura degli elaboratori I (2) - Area informatica;
  * Laboratorio di informatica I:
   architettura degli elaboratori (1) - Area informatica;
  * Matematica discreta: algebra (1) - Area matematica;
  * Matematica discreta: geometria (1) - Area matematica;
  * Analisi matematica I (2) - Area matematica.
  Gli insegnamenti  preceduti da  asterisco sono  comuni al  corso di
laurea in informatica.
  L'insegnamento di "Laboratorio di  informatica I: Programmazione I"
e' coordinato  con quello di "Programmazione  I" e le prove  di esame
dei due corsi sono svolte  congiuntamente con modalita' stabilite dal
consiglio di  diploma e  danno luogo ad  un unico  voto. Analogamente
l'insegnamento di  "Laboratorio di informatica I:  architettura degli
elaboratori"  e'   coordinato  con  quello  di   "Architettura  degli
elaboratori  I"  e le  prove  di  esame  dei  due corsi  sono  svolte
congiuntamente  con modalita'  stabilite dal  consiglio di  diploma e
danno luogo ad un unico voto.
 Secondo anno:
  * Algoritmi e strutture di dati (2) - Area informatica;
  * Laboratorio di informatica II:
   algoritmi e strutture di dati (1) - Area informatica;
  * Programmazione II (2) - Area informatica;
  * Laboratorio di informatica II:
   programmazione II (1) - Area informatica;
  Calcolo  delle  probabilita' e  statistica  matematica  (1) -  Area
matematica;
  Calcolo numerico (1) - Area matematica.
  Gli insegnamenti  preceduti da  asterisco sono  comuni al  corso di
laurea in informatica.
  L'insegnamento  di  "Laboratorio  di informatica  II:  algoritmi  e
strutture di sati" e' coordinato con quello di "Algoritmi e strutture
di dati" e le prove di esame dei due corsi sono svolte congiuntamente
con modalita' stabilite dal consiglio di  diploma e danno luogo ad un
unico   voto.   Analogamente   l'insegnamento  di   "Laboratorio   di
informatica  II:  programmazione  II"  e' coordinato  con  quello  di
"Programmazione II"  e le prove  di esame  dei due corsi  sono svolte
congiuntamente  con modalita'  stabilite dal  consiglio di  diploma e
danno luogo ad un unico voto.
 Insegnamenti complementari del secondo anno:
  Due unita' didattiche  che sono scelte dallo studente  in un gruppo
indicato   annualmente  dalle   strutture   didattiche  e   comprende
insegnamenti  nelle   aree  disciplinari   sotto  indicate,   e  sono
preferibilmente rivolte  all'allargamento della base  culturale nelle
aree  della matematica  (tabella  B) e  della  fisica ed  elettronica
(tabella C).
                              Art. 192.
 Terzo anno di applicazione.
  Nell'anno   di  applicazione   sono   impartiti  insegnamenti   per
complessive  6 unita'  didattiche,  alcuni dei  quali possono  essere
comuni a quelli  del triennio di applicazione del corso  di laurea in
informatica;  in  accordo  a   delibera  delle  strutture  didattiche
competenti. Quattro  delle sei  unita' didattiche su  menzionate sono
riservate  a  corsi  obbligatori  per tutti  gli  studenti  nell'area
dell'informatica (tabella  A). Le ulteriori 2  unita' didattiche sono
riservate a  uno o  due corsi di  insegnamento complementare,  e sono
preferibilmente   rivolte  all'allargamento   della  base   culturale
nell'area della matematica (tabella B), o della fisica ed elettronica
(tabella C), ovvero ad approfondimenti nelle applicazioni. Tali corsi
sono  scelti  liberamente  dallo   studente  in  un  gruppo  indicato
annualmente dalle strutture didattiche.
  Sulla base di quanto sopra stabilito, i corsi obbligatori del terzo
anno di applicazione sono definiti come indicato nel seguito (dopo il
nome  del  corso  viene  indicato  tra  parentesi  da  quante  unita'
didattiche  e' costituito  e successivamente  l'area disciplinare  di
appartenenza):
 Terzo anno:
  * Basi di dati e sistemi informativi (2) - Area informatica;
  * Sistemi operativi (2) - Area informatica.
  Gli insegnamenti  preceduti da  asterisco sono  comuni al  corso di
laurea in informatica.
 Insegnamenti complementari del terzo anno:
  Due unita' didattiche  che sono scelte dallo studente  in un gruppo
indicato  annualmente  dalle   strutture  didattiche  e  comprendente
insegnamenti  nelle   aree  disciplinari   sotto  indicate,   e  sono
preferibilmente rivolte  all'allargamento della base  culturale nelle
aree  della matematica  (tabella  B) e  della  fisica ed  elettronica
(tabella C), ovvero ad approfondimenti nelle applicazioni.
                              Art. 193.
  Per ottenere l'iscrizione al terzo anno di applicazione del diploma
in  informatica  lo   studente  deve  aver  superato   gli  esami  di
insegnamenti  del biennio  propedeutico corrispondenti  ad almeno  13
unita'  didattiche.  Il consiglio  di  diploma  potra' indicare  piu'
precise limitazioni, avendo riguardo agli insegnamenti di cui si sono
superate le prove di valutazione.
  Gli insegnamenti il cui nome e'  corredato di un numero romano sono
propedeutici  a  quelli  di  pari nome  corredati  di  numero  romano
successivo, e  i relativi  esami devono essere  sostenuti nell'ordine
indicato da  tali numeri.  Il consiglio  di diploma  potra' stabilire
annualmente  ulteriori  precedenze  fra  gli  esami  sulla  base  dei
programmi di insegnamento.
                              Art. 194.
  Gli insegnamenti e gli esami  del biennio propedeutico del corso di
laurea  in informatica  sono  riconosciuti per  il  corso di  diploma
universitario in informatica.
  In particolare gli insegnamenti e gli  esami del corso di laurea in
informatica impartiti nell'Universita' di L'Aquila in comune al corso
di diploma in  informatica sono validi per il corso  di diploma senza
necessita' di delibera. Per gli altri insegnamenti ed esami del corso
di laurea in informatica, o del precedente corso di laurea in scienze
dell'informazione, o dei  corsi di laurea o  di diploma universitario
in fisica, in  matematica o in ingegneria o  di diploma universitario
in informatica  di altra sede universitaria,  le strutture didattiche
competenti  stabiliscono  annualmente  le modalita'  per  l'eventuale
riconoscimento   per  il   corso   di  laurea   in  informatica.   il
riconoscimento di esami sostenuti presso corsi di laurea o di diploma
diversi da quelli su menzionati,  avverra' caso per caso, su delibera
delle strutture didattiche competenti.
                              Art. 195.
  Per l'ammissione  all'esame di diploma e'  necessario aver superato
le prove di valutazione di tutti  gli insegnamenti del piano di studi
scelto,  per complessive  26  unita' didattiche.  L'esame di  diploma
consiste  nella discussione,  di fronte  ad una  commissione nominata
dalle strutture didattiche competenti, di un progetto svolto sotto la
guida di un relatore; tale progetto  puo' essere svolto in un periodo
di  addestramento  presso  un'azienda   o  un  ente  esterno  secondo
modalita'   stabilite   annualmente    dalle   strutture   didattiche
competenti.
                              Art. 196.
         Aree disciplinari relative al diploma in informatica
 Tabella A - Area informatica:
   Algoritmi e strutture dati
   Architettura degli elaboratori
   Basi di dati e sistemi informativi
   Fondamenti dell'informatica
   Informatica applicata
   Informatica generale
   Informatica teorica
   Ingegneria del software
   Intelligenza artificiale
   Interazione uomo - macchina
   Laboratorio di informatica
   Linguaggi di programmazione
   Metodi formali dell'Informatica
   Programmazione
   Sistemi di elaborazione
   Sistemi operativi
 Tabella B - Area della matematica:
   Algebra
   Algebra computazionale
   Analisi matematica
   Equazioni differenziali
   Analisi numerica
   Calcolo delle probabilita'
   Calcolo delle probabilita' e Statistica Matematica
   Calcolo numerico
   Geometria
   Geometria combinatoria
   Logica matematica
   Matematica discreta
   Matematica computazionale
   Metodi di approssimazione
   Ricerca operativa
 Tabella C - Area della fisica ed elettronica:
   Fisica
   Fisica generale
   Elettronica
                              Art. 197.
                 Diploma universitario in matematica
  1. Scopi e durata del corso di diploma.
  Il corso  di diploma ha  la durata  di due anni  ed ha lo  scopo di
fornire le conoscenze matematiche di  base e a sviluppare gli aspetti
applicativi della matematica.
  Al compimento degli studi viene conseguito il diploma universitario
in matematica.
  2. Accesso al corso di diploma.
  L'iscrizione al  corso di diploma  e' regolata in  conformita' alle
norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari.
  Il  numero degli  iscritti a  ciascun  anno di  corso e'  stabilito
annualmente  dal  senato  accademico,  su  proposta  della  struttura
didattica  competente, in  base  alle strutture  disponibili ed  alle
esigenze del mercato del lavoro.
  Qualora il numero degli aspiranti  sia superiore a quello dei posti
disponibili, l'accesso al primo anno e' subordinato al superamento di
una prova di selezione.
  Le  modalita'  della  prova   verranno  stabilite  dalla  struttura
didattica competente.
  3. Corsi di laurea e di diploma affini.
  Ai fini del proseguimento degli studi e del riconoscimento previsto
dal 3 comma  dell'art. 16 della legge 19 novembre  1990, n. 341, sono
considerati affini:
   il corso di laurea in matematica;
   il corso di laurea in informatica;
   il corso di laurea in fisica;
   il corso di laurea in astronomia;
   tutti i corsi di laurea della facolta' di ingegneria;
  tutti  i corsi  di  laurea della  facolta'  di scienze  statistiche
demografiche ed attuariali.
  Le strutture didattiche competenti  provvedono ai riconoscimenti ai
sensi del secondo comma dell'art. 2  della legge 19 novembre 1990, n.
341, valutando anche i programmi effettivamente svolti.
  Sono comunque riconoscibili ai  fini del conseguimento della laurea
in matematica  tutti gli  insegnamenti comuni al  corso di  laurea in
matematica.  Coloro che  hanno  conseguito il  diploma in  matematica
possono ottenere  a domanda l'iscrizione  al terzo anno del  corso di
laurea in matematica.
  Le strutture  didattiche determineranno  le modalita'  di passaggio
degli studenti dal corso di diploma al corso di laurea.
  Le strutture  didattiche determineranno  le modalita'  di passaggio
degli studenti dal  corso di laurea in matematica, da  altri corsi di
laurea e di diploma verso il diploma in matematica.
  Le strutture didattiche potranno stabilire che il primo anno sia lo
stesso per gli studenti del corso di laurea e di diploma.
  4. Corso degli studi.
  La  struttura  didattica competente  per  il  corso di  diploma  in
matematica puo'  essere la stessa  di quella  del corso di  laurea in
matematica  integrata con  i titolari  di insegnamenti  specifici del
corso di diploma in matematica.  In attesa dell'entrata in vigore del
regolamento didattico  di ateneo,  tale struttura  e il  consiglio di
corso di laurea in matematica.
  Il corso  degli studi prevede  l'equivalente di otto  annualita' di
insegnamenti, anche  divisibili in moduli semestrali.  Di regola ogni
corso o  modulo e' accompagnato da  esercitazioni. L'organizzazione e
la durata dei corsi dovra' seguire la normativa prevista per il corso
di laurea in matematica.
  I piani di studio di tutti gli studenti dovranno prevedere:
  almeno   l'equivalente   di   due   moduli   semestrali   nell'area
disciplinare dell'algebra;
  almeno   l'equivalente   di   due   moduli   semestrali   nell'area
disciplinare della geometria;
  almeno   l'equivalente   di   due   moduli   semestrali   nell'area
disciplinare dell'analisi matematica;
  almeno   l'equivalente   di   due   moduli   semestrali   nell'area
disciplinare della analisi numerica;
  almeno   l'equivalente   di   due   moduli   semestrali   nell'area
disciplinare della probabilita' e statistica matematica.
  I  piani  di  studio  degli  studenti  dovranno  inoltre  prevedere
complessivamente tre annualita' o moduli semestrali equivalenti nelle
seguenti aree  disciplinari: algebra, geometria,  analisi matematica;
probabilita'  e  statistica  matematica, fisica  matematica,  fisica,
analisi  numerica;  matematica   finanziaria  e  scienze  attuariali,
informatica, ricerca operativa.
  I piani di studio dovranno  prevedere l'acquisizione da parte dello
studente di competenze nell'uso dei  mezzi di calcolo per problemi di
matematica.  Queste competenze  potranno essere  acquisite attraverso
gli insegnamenti dell'area matematica.  Tuttavia, qualora il piano di
studi non preveda, a questo scopo, almeno un modulo semestrale in una
disciplina  della  area di  analisi  numerica  o di  informatica,  lo
studente  dovra' superare  una prova  pratica nell'uso  dei mezzi  di
calcolo,  in  aggiunta  alle   prove  di  valutazione  relative  agli
insegnamenti seguiti.  Le modalita'  per sostenere questa  prova, che
non da' luogo a votazione,  sono stabilite dalla competente struttura
didattica.
  Le  tabelle degli  insegnamenti sono  quelle corrispondenti  per il
corso di laurea in matematica.
  All'inizio  di  ogni  anno  accademico verranno  indicati  i  corsi
attivati.
  Sulla base delle norme precedenti la struttura didattica competente
potra' predisporre  uno o piu'  piani di  studio, su cui  lo studente
dovra',   se  necessario,   optare  all'atto   dell'immatricolazione.
Eventuali deroghe potranno essere stabilite dalla struttura didattica
competente per studenti gia' immatricolati in altri corsi di laurea o
di diploma.
  5. Esame di diploma.
  Per conseguire il  diploma lo studente dovra'  sostenere al termine
dei corsi un colloquio orale  con una commissione nominata secondo le
modalita' stabilite dalla struttura didattica competente.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   L'Aquila, 19 settembre 1997
                                                 Il rettore: Bignardi